lunedì 25 maggio 2015

Leggenda del Torvaldsland

Gli uomini di Torvaldsland sono donnaioli e combattenti, ed a volte puntano le loro prue verso il mare aperto con il solo pensiero di voler scoprire cosa c'è oltre lo scintillante orizzonte. Nelle loro leggende, si autodefiniscono poeti, amanti focosi e guerrieri. Ma nelle leggende altrui, essi sono descritti diversamente.
        Nelle leggende altrui, sono visti come giganti biondi che sputano fuoco mandando porte in frantumi, giganti più alti degli alberi con orecchie appuntite e occhi di bragia, e mani come grandi zampe munite di artigli; sono visti come selvaggi e barbari, come bestie assetate di sangue e di morte ricoperti di pellicce e pelli, a petto nudo, armati con grandi asce che, con un singolo colpo, possono tagliare un albero o un uomo in due. Si racconta che appaiano all'improvviso dal nulla, per saccheggiare e bruciare e stuprare, e poi altrettanto rapidamente svaniscano tra le fiamme con le loro veloci navi, portandosi via il bottino, che si tratti di monete d'argento o coppe d'oro, dentro fagotti di lenzuola di seta annodati, da cui sporgono vassoi d'argento e pietre preziose o donne legate, nude, i cui corpi sono stati giudicati piacevoli.
        Nelle leggende Goreane, si dice che i Priest-Kings hanno creato l'uomo col fango della terra e col sangue dei tarns. Nelle leggende di Torvaldsland, L'uomo ha un'origine diversa. Gli dèi, riuniti in consiglio, decisero di creare uno schiavo per loro stessi, perchè gli dèi devono avere degli schiavi. Presero una zappa, uno strumento per lavorare la terra, e la misero in mezzo a loro. Vi spruzzarono sopra dell'acqua e il sudore dei loro corpi. E da questa zappa è nata la maggioranza degli uomini.
        Ma una notte, uno degli dèi, curioso e incauto, spruzzò il suo sangue su un'ascia, e questa si animò, si alzò in piedi e corse via ridendo. Quel dio, e tutti gli altri dèi, non riuscirono a prenderla, e si dice che essa divenne il padre degli uomini di Torvaldsland.

Nessun commento:

Posta un commento